Zeus = Giove

 

Quando gli antichi greci udivano un tuono associavano quel rumore ad un carro gigantesco e "veleggiante" che in quel momento passava sopra le loro teste. Era Zeus . Il padre degli dei trascorse, la sua prima infanzia nella ridente isola di Creta, e quando nacque, sua madre Rea, per sottrarlo all’ingiustizia del padre, lo nascose in una caverna sul monte Ida. Nella tradizione letteraria greca, e poi in quella latina (dove assunse il nome di Giove), Zeus appare come il più importante e potente tra gli immortali, colui al quale tutti devono obbedienza. Per sua volontà il bene e il male era distribuito tra gli uomini che Prometeo aveva creato col fango, ma anche Zeus era sottoposto al Fato. La sua sede naturale era la vetta del monte Olimpo; armato del tuono e del fulmine il Tuonante o il Saettatore, Zeus poteva scatenare la tempesta scuotendo il proprio scudo, e al suo intervento diretto furono attribuiti, almeno fino all'età classica, molti fenomeni naturali. Gli era sacra la quercia e attraverso lo stormire delle sue fronde egli si manifestava.

Zeus figlio di Crono e di Rea nella tradizione greca è considerato il re degli uomini e degli dei ed aveva la sua dimora nell’Olimpo mentre nella tradizione latina è assimilato a Giove considerato anche lui il re degli uomini e degli dei che, ai tempi del predominio di Roma, regnava dal Campidoglio (Capitolium) a lui consacrato.

La sua passione per il genere femminile, sia umano che divino, è nota. Per conquistare le sue amate aveva una sfrenata fantasia. Memorabile il trucco escogitato per sedurre Leda: assunse le sembianze di cigno e dalla relazione nacquero Elena e i Dioscuri (Castore e Polluce) contenuti in due uova di dimensioni notevoli. Ebbe una schiera innumerevole di figli: Minosse, Radamante e Serpedonte (da Europa), Apollo e Artemide (da Leto), Ermes (da Maia), Persefone (da Demetra), Afrodite (da Dione), Dioniso (da Semele), le Ore e le Moire (da Temi), le Muse (da Mnemosine), Eracle (da Alcmena), ecc.