Piccolo sfogo poetico

Una luce può risvegliare dei ricordi profondi, come accadde mentre stavo lentamente andando verso casa. Non avevo fretta di tornare, non c’era nessuno che mi aspettava e speravo solo che arrivasse in fretta il giorno dopo.

Il tramonto è sopraggiunto all’improvviso, ma c’è uno strano profumo nell’aria, un’intensa e avvolgente fragranza di vaniglia e fiori tropicali. Una brezza leggera mi scompigliava quei pochi capelli che ricoprono la mia testa e l’anima è stata stravolta da un senso di leggerezza e beatitudine.

Il canto degli pettirossi lontani, la carezza lieve degli ultimi raggi del sole, che bello passeggiare e provare queste sensazioni, che non le percepivo da così tanto tempo.

In me vive sempre la sua presenza sensuale, imponente e, allo stesso tempo, così luminosa e accogliente. I suoi occhi profondi e intelligenti, quello sguardo velato – a tratti – dalle ombre, proprio come quelle dei rami degli alberi che si susseguivano sulla strada che stavo percorrendo; ho pensato che forse anche l’anima ha le stesse sfumature di tutto il Creato.

Ti vidi, per un attimo, senza il corpo, composta di sola pura essenza, una dea celestiale, portata dall’ultimo raggio di sole…. unica cosa importante….. centro degli equilibri del Cosmo essere di pura energia. …. Ti sei avvicinata, sfiorandomi …. e come una dolce brezza di vento … ti sei avvicinata e sei entrata in me …. e da me …. non si più andata via.

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